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Questa Cmap, creata con IHMC CmapTools, contiene informazioni relative a: Plauto, -Non ci sono pervenuti i modello originali greci cui Plauto ha attinto (Menandro, Filemone, Difilo, Demofilo) -Mantiene l'ambientazione greca→ Vantaggio di poter attribuire comportamenti deplorevoli ai Greci e non ai Romani In generale: LIBERA RIELABORAZIONE per aver più efficacia nel divertire il pubblico MUSICA & CANTO: Due terzi dei versi accompagnati dal flauto, con veri e propri pezzi cantati (cantica), Uno dei più grandi commediografi dell'antichità Schemi complicati ma RIPETITIVI con situazioni e personaggi CONVENZIONALI, -Non ci sono pervenuti i modello originali greci cui Plauto ha attinto (Menandro, Filemone, Difilo, Demofilo) -Mantiene l'ambientazione greca→ Vantaggio di poter attribuire comportamenti deplorevoli ai Greci e non ai Romani In generale: LIBERA RIELABORAZIONE per aver più efficacia nel divertire il pubblico "TIPI CARICATURIALI": Accentuazione dei tratti caratteriali per creare un prototipo di personaggio, -Non ci sono pervenuti i modello originali greci cui Plauto ha attinto (Menandro, Filemone, Difilo, Demofilo) -Mantiene l'ambientazione greca→ Vantaggio di poter attribuire comportamenti deplorevoli ai Greci e non ai Romani In generale: LIBERA RIELABORAZIONE per aver più efficacia nel divertire il pubblico CONTAMINATIO: Inserzione in una commedia diuna o più scene o personaggi tratti da un'altra commedia anch'essa greca, CASINA Commedia della beffa, Uno dei più grandi commediografi dell'antichità Era una garanzia di successo una sua opera ⇓ 130 ca. commedie falsamente attribuitegli ⇓ Varrone ne individuo 21 di sicura provenienza plautina ⇓ Si sono conservate in masima parte (della Vidularia, commedia all'ultimo posto nei codici e quindi soggetta a maggior usura, restano pochi e frammenti + Gravi lacune nell'Amphitruo, Aulularia, Casina, Cistellaria, -Della vita storica sappiamo ben poco -Anche i nomi che gli vengono attribuiti per tradizione sono dubbi Tria nomina romani (prenome-gentilizio-cognome): -Tito -Maccus/Maccio>Forse dovuto alla sua attività di attore di Atellane -Plautus/Plauto>Soprannome scherzoso, cioè "dai piedi piatti" o "dalle orecchie lunghe e penzoloni", -Antagonisti sono di volta in volta il padre, il lenone, il soldato (talora sono presenti tutti e tre) -I giovani, anche se scapestrati e scialaquatori, riescono a conquistare la donna amata e sono perdonati dai padri -I danni e le beffe toccano agli antagonisti estranei alla famiglia: il soldato e il lenone, bersaglio dell'aggressività della gente -SERVUS CALLIDUS: Plauto incentra su di lui la vicenda e lo sfrutta per esprimere al meglio la sua vena comica; diviene quindi l'eroe comico che attrae su di sé attenzione e simpatia; si presenta come un abile orditore di inganni, spavaldo, sfacciato, sicuro di sè fino al'insolenza e alla strafottenza, esperto di giochi di parole MILES GLORIOSUS, Plauto Ma chi è? Uno dei più grandi commediografi dell'antichità, -Antagonisti sono di volta in volta il padre, il lenone, il soldato (talora sono presenti tutti e tre) -I giovani, anche se scapestrati e scialaquatori, riescono a conquistare la donna amata e sono perdonati dai padri -I danni e le beffe toccano agli antagonisti estranei alla famiglia: il soldato e il lenone, bersaglio dell'aggressività della gente -SERVUS CALLIDUS: Plauto incentra su di lui la vicenda e lo sfrutta per esprimere al meglio la sua vena comica; diviene quindi l'eroe comico che attrae su di sé attenzione e simpatia; si presenta come un abile orditore di inganni, spavaldo, sfacciato, sicuro di sè fino al'insolenza e alla strafottenza, esperto di giochi di parole Bacchides, CARATTERE FITTIZIO: Non mira all'immedesimazione, al contrario, svela esplicitamente e smachera la finzione teatrale Ride del carattere stereotipato della commedia "...le solite cose che si dicono nelle commedie al lenone; le sanno anche i bambini: mi ha dato del malvagio, dello scellerato, del spergiuro" (Pseudolus), CARATTERE FITTIZIO: Non mira all'immedesimazione, al contrario, svela esplicitamente e smachera la finzione teatrale Inserzione di riferimenti romani in un ambito greco (ad es.: insulti contro i Greci per bocca di un Greco), Uno dei più grandi commediografi dell'antichità COMMEDIE, Meretricem Athenis Ephesum avehit. Id dum ero amanti servos nuntiare volt Legato peregre, ipsus captust in mari Et eidem illi militi dono datust. Suum arcessit erum Athenis et forat, Geminis communem clam parietem in aedibus, Licere ut quiret convenire amantibus. Obharentis custos hos videt de tegulis: Ridiculis autem, quasi sit alia, luditur. Itemque impellit militem Palaestrio Omissam faciat concubinam, quando ei Senis vicini cupiat uxor nubere. Ultro abeat orat, donat multa. Ipse in domo Senis prehensus poenas pro moecho luit. Il soldato porta via da Atene una cortigiana e la conduce ad Efeso. Il servo, che vorrebbe riferire l'accaduto al padrone che l'amava, ora in missione all'estero, viene catturato in mare e viene dato in dono a quello stesso soldato. Fa venire il suo padrone da Atene e pratica un foro, di nascosto, nella parte comune della sua casa con quella del militare,per far sìche i due amanti si incontrino. Un custode li vede dall'alto di un tetto mentre si abbracciano: ma viene mirabilemnte preso in giro, facendogli credere che si tratta di un'altra donna.Nello stesso tempo Palestrione sprona il soldato affinché lasci andar via la concubina, dato che la moglie del vecchio vicino desidera sposarlo. La prega di andarsene spontaneamente, le dona molte cose. Quanto a lui, sorpreso nella casa del vecchio, viene punito come adultero. Il miles gloriosus è il prototipo dei vari Gradassi e Capitan Fracassa della tradizione successiva, Sintesi originalissima della commedia nuova greca (néa) e di elementi attinti dalla tradizione popolare della farsa italica -Non ci sono pervenuti i modello originali greci cui Plauto ha attinto (Menandro, Filemone, Difilo, Demofilo) -Mantiene l'ambientazione greca→ Vantaggio di poter attribuire comportamenti deplorevoli ai Greci e non ai Romani In generale: LIBERA RIELABORAZIONE per aver più efficacia nel divertire il pubblico, COMMEDIE COMMEDIA DI CARATTERE, LA BEFFA, LA COMMEDIA DEGLI EQUIVOCI, Mercator Siculus, quoi erant gemini filii, Ei surrepto altero mors optigit. Nomen surrepticii indit illi qui domist Avos paternus facit Menaechmum e Sosicle. Et is germanum, postquam adolevit, quaeritat Circum omnis oras, post Epidamnum devenit. Hic fuerat alitus ille surrepticius. Menaechmum omnes civem credunt advenam. Eumque appellant meretrix, uxor, et socer. I se cognoscunt fratres postremo invicem. Un mercante siciliano che aveva due figli gemelli morì dopo che uno dei due gli era stato rapito. Il nonno paterno dà al figlio rimasto a casa il nome del rapito: da Sosicle, lo rende Menecmo. E questi, una volta cresciuto, va cercando il fratello per ogni lido, finchè giunge a Epidamno, dove era stato cresciuto il fratello rapito. Tutti credono che lo straniero sia il Menecmo loro concittadino. Prima che i due si incontrino e si riconoscano si ha una lunga e complicata serie di equivoci, perchè i due fratelli, eguali di nome e di apetto, vengono continuamente scambiati l'uno ocon l'altro. Infine si incontreranno. Acrostico MENAECHMEI, Segue lo schema di Propp: -Oggetto del desiderio→ Una giovane MA o cortigiana o impedimenti familiari o di condizione troppo umile⇒Opposizione della famiglia - Giovane che desidera/Adulescens→Non ha quattrini ed è sotto tutela di un padre dispotico -Peripezie→ Il giovane decide di raggirare il padre e si fa aiutare dal servo Numerosi trabocchetti, raggiramenti, escamotage, finzioni, inganni -Scioglimento/ LIETO FINE→AGNIZIONE (riconoscimento)⇒ Ha un medaglione o qualche oggetto particolare indosso tale che venga riconosciuta come la figlia di un principe o di nobile famiglia rapita/persa/abbandonata da piccola Aiutanti dell'adulescens: Giovane amico, vecchio comprensivo, un parassita (squattrinato che si mette al servizio di qualcuno per ottenere in cambio ospitalità alla sua mensa), il servo intelligente e audace (servus callidus - servo scaltro,astuto), Comicità dell'EQUIVOCO causata dagli scambi di persona tra Giove e Anfitrione, ma anche tra Mercurio e Sosia, dato che il primo ha preso l'aspetto del secondo SOSIA è divenuto per antonomasia il nome comune che designa chi è perfettamente rassomigliante a un altro), Aulam repertam auri plenam Euclio Vi summa servat, miseris adfectus modis. Lyconides istius vitiat filiam. Volt hanc Megadorus indotatam ducere, Lubensque ut faciat dat coquos cum obsonio. Auro formidat Euclio, abstrudit foris. Re omni inspecta compressoris servolus Id surpit. illic Euclioni rem refert. Ab eo donatur auro, uxore et filio. Il protagonista è il vecchio Euclione, magistrale raffigurazione dell'avaro; egli ha trovato una piccola pentola (aulula) piena d'oro e vive nella paura ossesiva che gli venga sottratta; alla fine gliela ruberà il servo di un giovane innamorato della figlia del vecchio, promessa in moglie dal padre a un vicino anziano e benestante, Megadoro, disposto a prenderla senza dote. La restituzione del tesoro consentirà al giovane di sposare la ragazza ( anche se il finale non ci è pervenuto) Acrostico AULULARIA