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Questa Cmap, creata con IHMC CmapTools, contiene informazioni relative a: PAZZIA DI ORLANDO ARIANNA, Orlando si guarda intorno e nota di essere circondato da molti cespugli:percepisce così che la sua dea(Angelica) è nei paraggi.Il cavaliere vede i nomi di Angelica e Medoro scritti ed intrecciati in qualsiasi luogo.Cerca di non credere a ciò che vede;mente a se stesso dicendosi che Medoro è una semplice finzione. ottava 105:"augel che si ritrova in ragna o in visco."=>SIMILITUDINE DEL POETA CON LA NATURA., PERSONAGGI Orlando, Orlando giunge presso un fiume,sulle cui sponde si trova un prato fiorito.Orlando si mette a riposare nell'erba approfittando della leggera brezza che spira in quell'ora del pomeriggio.(ottava 101:"quivi egli entrò per riposarvi in mezzo e l'ebbe travaglioso albergo e crudo... infelice sfortunato gioco") nel frattempo Orlando si guarda intorno e nota di essere circondato da molti cespugli:percepisce così che la sua dea(Angelica) è nei paraggi.Il cavaliere vede i nomi di Angelica e Medoro scritti ed intrecciati in qualsiasi luogo.Cerca di non credere a ciò che vede;mente a se stesso dicendosi che Medoro è una semplice finzione., con la spada estratta poco prima,Orlando taglia la roccia su cui erano scritti i nomi dei due amanti,comincia a sradicare alberi e a gettarne via le radici.Lancia sassi,tronchi,rami e terra nelle onde del fiume limpido rendendole scure. Si sdraia a terra,stanco e sudato,si spoglia di qualsiasi armatura,gettando tutte le sue armi nel bosco.Assalito dalla FOLLIA,comincia ad abbattere tutti gli alberi di qualsiasi genere essi siano.(ottava 135:"e svelse dopo il primo altri parecchi,come fosser finocchi, ebuli o aneti..quello ch'un uccellator che s'apparecchi il campo mondo,fa,per por le reti..."==>SIMILITUDINE CONCLUSIONE CANTO XXIII==>INTERVENTO DELL' AUTORE (ottava 136:..ma son giunto a quel segno il qual s'io passo vi potria la mia istoria esser molesta et io la vò più tosto diferire,che v'abbia per lunghezza a fastidire." INIZIO CANTO XXIV. I pastori udendo alcuni rumori,accorrono in fretta per vedere cosa stia accadendo.Nella corsa lasciano i loro greggi sparsi per la foresta.Orlando infastidito da essi fa strage di alcuni di loro (ottava 6:"..per una gamba il grave tronco prese e quello usò per mazza addosso al resto,in terra un paio addormentato stese...),altri spaventati se la danno a gambe.(ottava 6:"...gli altri sgombraro subito il paese..").Orlando e la sua furia devastatrice si abbatteranno anche sugli animali,contro i quali si scontrerà a mani nude uscendone sempre vincitore.(ottava 10:"..trar sangue da quel corpo a nessun lece,che lo fere e percuote il ferro invano..)., PERSONAGGI Mandricardo, PERSONAGGI Brigliadoro, PERSONAGGI Garzoni, Orlando cade in un dolore profondo==>(ottava 112"credete a chi ne ha fatto esperimento,che questo è il dolore che supera per intensità gli altri"). (ottava 112:"il mento gli era caduto sul petto,l'impetuoso dolore voleva uscire con troppa fretta.) Secondariamente pensa che qualcuno abbia voluto infamare il nome di Angelica per farlo soffrire di gelosia. successivamente Orlando riprende il suo cammino in sella al suo cavallo Brigliadoro fermandosi in prossimità di una villa.Qui lo accolgono dei garzoni che gli ripongono i suoi averi.Orlando va a coricarsi ma non riesce a dormire,su tutti i muri delle stanza vede scritti i nomi di Angelica e Medoro.In questa villa infatti i due innamorati avevano alloggiato qualche tempo prima.==>INTERVENTO DELL'AUTORE( ottava 116:"era questa la casa ove Medoro giacque ferito".)Il pastore racconta ad Orlando la storia dei due amanti credendo di donargli sollievo,infine gli mostra la gemma che Angelica aveva lasciato al padrone per ringraziamento.Orlando cerca di prendere sonno,ma il pensiero che Angelica sia stata nello stesso letto di Medoro lo tormenta., Orlando si guarda intorno e nota di essere circondato da molti cespugli:percepisce così che la sua dea(Angelica) è nei paraggi.Il cavaliere vede i nomi di Angelica e Medoro scritti ed intrecciati in qualsiasi luogo.Cerca di non credere a ciò che vede;mente a se stesso dicendosi che Medoro è una semplice finzione. questo è uno di quei luoghi già descritti da Ariosto=>INTERVENTO DELL'AUTORE., Orlando abbandona la villa e si dirige verso il bosco,qui vede di nuovo le parole incise da Medoro.Alla rivista di queste ,estrae senza indugio la spada.Orlando è pieno di ira e rabbia (ottava 124"gridi e urli.."),soffre molto:(ottava 126"non suppliron le lacrime al dolore:finir,ch'a mezzo era il dolore a pena..")==>IPERBOLE ???? IPERBOLE usata per marcare la situazione di sofferenza., con la spada estratta poco prima,Orlando taglia la roccia su cui erano scritti i nomi dei due amanti,comincia a sradicare alberi e a gettarne via le radici.Lancia sassi,tronchi,rami e terra nelle onde del fiume limpido rendendole scure. Si sdraia a terra,stanco e sudato,si spoglia di qualsiasi armatura,gettando tutte le sue armi nel bosco.Assalito dalla FOLLIA,comincia ad abbattere tutti gli alberi di qualsiasi genere essi siano.(ottava 135:"e svelse dopo il primo altri parecchi,come fosser finocchi, ebuli o aneti..quello ch'un uccellator che s'apparecchi il campo mondo,fa,per por le reti..."==>SIMILITUDINE ???? In orlando ormai dominano solamente la follia e l'istinto.La sua passione amorosa gli ha fatto perdere il senno della ragione. La pazzia esplode esternamente., Orlando abbandona la villa e si dirige verso il bosco,qui vede di nuovo le parole incise da Medoro.Alla rivista di queste ,estrae senza indugio la spada.Orlando è pieno di ira e rabbia (ottava 124"gridi e urli.."),soffre molto:(ottava 126"non suppliron le lacrime al dolore:finir,ch'a mezzo era il dolore a pena..")==>IPERBOLE per fuoriuscire da questo brutto sentimento con la spada estratta poco prima,Orlando taglia la roccia su cui erano scritti i nomi dei due amanti,comincia a sradicare alberi e a gettarne via le radici.Lancia sassi,tronchi,rami e terra nelle onde del fiume limpido rendendole scure. Si sdraia a terra,stanco e sudato,si spoglia di qualsiasi armatura,gettando tutte le sue armi nel bosco.Assalito dalla FOLLIA,comincia ad abbattere tutti gli alberi di qualsiasi genere essi siano.(ottava 135:"e svelse dopo il primo altri parecchi,come fosser finocchi, ebuli o aneti..quello ch'un uccellator che s'apparecchi il campo mondo,fa,per por le reti..."==>SIMILITUDINE, Orlando giunge nei pressi di una grotta.Nota che essa è ricoperta da edere e viti rampicanti.Sia esternamente che internamente ad essa ci sono scritti i nomi di Angelica e Medoro.Orlando inizia a leggere le parole di Medoro,scritte in arabo ====> (ottava 107:"che fosse culta in suo linguaggio io penso;etera nè la nostra tale il senso")in cui la natura viene ringraziata per il luogo che gli è stato offerto.Orlando rimane stupito. ???? INTERVENTO DELL'AUTORE.Ariosto traduce le parole scritte in arabo,nella nostra lingua., Orlando cade in un dolore profondo==>(ottava 112"credete a chi ne ha fatto esperimento,che questo è il dolore che supera per intensità gli altri"). (ottava 112:"il mento gli era caduto sul petto,l'impetuoso dolore voleva uscire con troppa fretta.) Secondariamente pensa che qualcuno abbia voluto infamare il nome di Angelica per farlo soffrire di gelosia. RIFERIMENTO IRONICO., Orlando vaga due giorni per il bosco,nel tentativo di trovare il cavallo di Mandricardo(guerriero saraceno). tutti i personaggi sono alla ricerca di un oggetto del desiderio., Orlando si guarda intorno e nota di essere circondato da molti cespugli:percepisce così che la sua dea(Angelica) è nei paraggi.Il cavaliere vede i nomi di Angelica e Medoro scritti ed intrecciati in qualsiasi luogo.Cerca di non credere a ciò che vede;mente a se stesso dicendosi che Medoro è una semplice finzione. successivamente Orlando giunge nei pressi di una grotta.Nota che essa è ricoperta da edere e viti rampicanti.Sia esternamente che internamente ad essa ci sono scritti i nomi di Angelica e Medoro.Orlando inizia a leggere le parole di Medoro,scritte in arabo ====> (ottava 107:"che fosse culta in suo linguaggio io penso;etera nè la nostra tale il senso")in cui la natura viene ringraziata per il luogo che gli è stato offerto.Orlando rimane stupito., Orlando riprende il suo cammino in sella al suo cavallo Brigliadoro fermandosi in prossimità di una villa.Qui lo accolgono dei garzoni che gli ripongono i suoi averi.Orlando va a coricarsi ma non riesce a dormire,su tutti i muri delle stanza vede scritti i nomi di Angelica e Medoro.In questa villa infatti i due innamorati avevano alloggiato qualche tempo prima.==>INTERVENTO DELL'AUTORE( ottava 116:"era questa la casa ove Medoro giacque ferito".)Il pastore racconta ad Orlando la storia dei due amanti credendo di donargli sollievo,infine gli mostra la gemma che Angelica aveva lasciato al padrone per ringraziamento.Orlando cerca di prendere sonno,ma il pensiero che Angelica sia stata nello stesso letto di Medoro lo tormenta. ???? Orlando abbandona la villa e si dirige verso il bosco,qui vede di nuovo le parole incise da Medoro.Alla rivista di queste ,estrae senza indugio la spada.Orlando è pieno di ira e rabbia (ottava 124"gridi e urli.."),soffre molto:(ottava 126"non suppliron le lacrime al dolore:finir,ch'a mezzo era il dolore a pena..")==>IPERBOLE, SEQUENZE INCIPIT Orlando vaga due giorni per il bosco,nel tentativo di trovare il cavallo di Mandricardo(guerriero saraceno)., con la spada estratta poco prima,Orlando taglia la roccia su cui erano scritti i nomi dei due amanti,comincia a sradicare alberi e a gettarne via le radici.Lancia sassi,tronchi,rami e terra nelle onde del fiume limpido rendendole scure. Si sdraia a terra,stanco e sudato,si spoglia di qualsiasi armatura,gettando tutte le sue armi nel bosco.Assalito dalla FOLLIA,comincia ad abbattere tutti gli alberi di qualsiasi genere essi siano.(ottava 135:"e svelse dopo il primo altri parecchi,come fosser finocchi, ebuli o aneti..quello ch'un uccellator che s'apparecchi il campo mondo,fa,per por le reti..."==>SIMILITUDINE CONCLUSIONE CANTO XXIII==>INTERVENTO DELL' AUTORE (ottava 136:..ma son giunto a quel segno il qual s'io passo vi potria la mia istoria esser molesta et io la vò più tosto diferire,che v'abbia per lunghezza a fastidire." INIZIO CANTO XXIV. Ariosto conclude il canto XXIII con le sue parole,decidendo di interrompere il racconto per non rendere la lettura troppo monotona e noiosa., con la spada estratta poco prima,Orlando taglia la roccia su cui erano scritti i nomi dei due amanti,comincia a sradicare alberi e a gettarne via le radici.Lancia sassi,tronchi,rami e terra nelle onde del fiume limpido rendendole scure. Si sdraia a terra,stanco e sudato,si spoglia di qualsiasi armatura,gettando tutte le sue armi nel bosco.Assalito dalla FOLLIA,comincia ad abbattere tutti gli alberi di qualsiasi genere essi siano.(ottava 135:"e svelse dopo il primo altri parecchi,come fosser finocchi, ebuli o aneti..quello ch'un uccellator che s'apparecchi il campo mondo,fa,per por le reti..."==>SIMILITUDINE ???? SIMILITUDINE DI ORLANDO CON LA NATURA ==>paragonato ad un cacciatore d'uccelli,che eliminana rami e ortiche per fissare le trappole.Orlando infatti lo faceva con aceri e altre enormi piante.